C'era una volta...

...in un quartiere popoloso di una piccola cittadina, un pezzo di terra. Un campo, a vederlo dall'alto. Non sapresti indovinarne la coltivazione. Subito si direbbe di patate se non fosse che il campo di patate qualche germoglio verde in superficie ce l'ha mentre questo no. Era del tutto spellato. Glabro!
Sembrava una di quelle tante toppe che si vedono dai finestrini degli aerei: una toppa verde, una gialla, una un po' rossiccia. Ed ecco spuntarne una marroncina chiara talvolta marrone carico dipende se aveva piovuto. Solo che questa toppa era messa in un posto insolito: non tra mille altre toppe ma in mezzo a questo quartiere imbottito di metri cubi di cemento.
Quello non era un campo destinato alla coltivazione di verdure ma alla coltivazione di talenti, perché era un campo da calcio!
Come potesse essere possibile basta chiederlo a quei calciatori, più di duecento tra bambini e adulti che ci giocano sopra, a quelle migliaia che si sono allenati e hanno giocato in quel campo una partita in condizioni estreme: passando da un terreno secco e duro come l'asfalto di Falluja ad uno morbido e fangoso come una palude dopo un po' di pioggia!
Adesso quel campo non esiste più, la toppa marrone è stata tolta e sostituita con un altra bella verde di un verde intenso degno di un campo da calcio.
Ebbene sì, in quel campo glabro è spuntata l'erba! E che erba! Verde fitta morbida e finta! Finta? Sì, finta, falsa, fasulla. Sintetica per la precisione!
Penso che da quando è stato creato, questo campo non abbia mai visto un ciuffo d'erba forse al massimo qualche sporadica apparizione in periodo di scarso utilizzo ma niente di più.
Adesso che la tecnologia avanza, dopo aver messo i capelli in testa alle persone, mette l'erba perenne nei campi da calcio!
Se ne parlava da alcuni anni come l'unica opportunità per questo terreno, visti i diversi vani tentativi di far crescere un filo d'erba. I lavori erano stati annunciati dall'assessore allo sport a metà estate e mi ricordo come l'idea di vedere il verde dove il marrone ha regnato indiscusso mi è passata attraverso la schiena in un brivido di sorpresa ed eccitazione.
Abbiamo iniziato gli allenamenti da due settimane e francamente devo dire che è cambiata la vita! Se prima ci si allenava in condizioni disperate, in mezzo le buche o nel fango fino alle caviglie dove prima di pensare al passaggio da fare dovevi stare attento a dove mettevi il piede e a come stoppare il pallone, ora giochiamo su un tappeto morbido pensando solo a correre perché, se non hai proprio i piedi a mattonella, il pallone viaggia che è una meraviglia. Le mie articolazioni e la schiena sono commosse: ho perfino tolto la fasciatura alla caviglia!
Alcuni dolori che sentivo al ginocchio sono spariti portando con se anche le loro conseguenze sui muscoli delle gambe.
A proposito di questo... il terreno è molto morbido e si fatica di più a correre e dopo un po' la senti sulle gambe. Questo significa che allenandosi si riesce a fare un lavoro aerobico (p.e.: resistenza, corsa... fiato!) ed anaerobico (forza muscolare) allo stesso tempo! Pensa che fortuna eh!?
Credi di giocare in un impianto serio e professionale! Le portine che usiamo per le partitelle in campo ridotto per i 5vs5 sono più belle e sono più stimolanti da infilarci dentro la palla!
Non vorrei esagerare ma mi sembra di essere anche un po' più bravo (non esageriamo...). Ma penso sia uno dei meriti del nuovo terreno. I piedi infatti sono rimasti quelli!
Ci stiamo ancora prendendo le misure perché i rimbalzi verticali sono molto attutiti mentre la palla tende a schizzare via se lanci in orizzontale, però
adesso nel campo da calcio si può davvero giocare a pallone!
La mia squadra fisicamente è scarsetta ma quanto a tecnica da sicuramente la paga agli avversari e possiamo finalmente divertirci giocando come ci hanno insegnato e come sappiamo fare noi!

L'erba sarà finta ma non ha niente da invidiare a quella vera anzi! E' l'ultima generazione di erba sintetica: significa che è morbida tanto quanto quella vera; ha un effetto memoria quindi quando si calpesta ritorna dritta; l'invaso (il riempimento) è costituito da noce di cocco e sughero tritati insieme (è da questa estate che l'ho saputo che sto cercando di quantificare la produzione di noci di cocco!) quindi è del tutto naturale atossico e anti-abrasione (alla faccia di alcuni terreni sintetici dove rischi di scuoiarti se cadi).
Forse manca una cosa per i più romantici, cosa che a dire il vero ho subito avvertito: manca il profumo dell'erba! Il profumo del calcio!
Il profumo dell'erba appena tagliata d'estate o il profumo della segatura messa a coprire le pozzanghere davanti le porte che ti ricordano che il terreno è pesante fangoso e non puoi concederti leziosità.
Ma tralasciando questo particolare, adesso possiamo goderci un campo da calcio.
Che fa felici proprio tutti, lavatrici comprese!
Di chi è l'opera? Pubblicità non ne faccio. Posso solo dire che l'azienda costruttrice LI MONTA bene questi tipi di terreni, tanto da essere leader internazionale in questo campo del succedaneo e del fittizio!

Read Users' Comments (2)

2 Response to "C'era una volta..."

  1. Pythia, on dicembre 14, 2009 6:33 PM said:

    Caro Apollo mio,
    lo sai che io col calcio ci faccio a pugni. Però domenica vedere tutto quel verde mi ha quasi commossa ;-)

  2. Unknown, on dicembre 15, 2009 2:16 PM said:

    Bel post, :)

    più che altro sono contento che quel campo lì non sia stato sommerso dal cemento..beh insomma certe volte le cose finiscono anche bene..