Lasko! Pivo!

Mettersi qui davanti al pc per scrivere di essersi dimenticati delle cose da scrivere nel proprio blog è il colmo! Eppure alcune vicende di attualità e personali mi avevano dato parecchi spunti peccato che l'acqua passata sotto i ponti s'è portata con se anche loro.
Forse è colpa del primo caldo stagionale il cambio di stagione e quello dentro l'ufficio che abbassa la pressione e il ritmo lavorativo ma quello che si fa sentire maggiormente è una certa malcelata indolenza nonostante ci siano un po' di cose che mi prendono in questo periodo. Per fortuna c'è stato il week end appena passato trascorso in Slovenia, tra passeggiate, birra locale, tanto verde, musica, birra locale, chiacchierate, camosci e zanzare giganti, birra locale, programmazione neuro-linguistica, terme e hamburger giganti. E birra locale.
Vi ho parlato della birra locale? Molto buona, beverina e leggera è fantastica dopo una lunga passeggiata e accompagna gli aperitivi come le cene e le chiacchiere notturne. Ma anche le letture solitarie di programmazione neuro-linguistica.
Posso capire che vedendolo da fuori può essere stato un week end insolito ma trascorso tranquillamente, come non ci capitava da tanto tempo come ci riuscivamo da adolescenti solo con argomenti nuovi più "pesanti" nella sostanza questa volta, con il solito confronto che c'è sempre tra noi due a volte semi-serio perché se strozzo la vena ironica che c'è dietro tutte le cose della vita mi prende un ictus.
La passeggiata di sabato è stata meravigliosa quanto devastante! Arrivare alla vetta di 993 metri salendone 500 in 1 km non rientra nel termine che ho usato, ma la bellezza di quello che si poteva vedere da la in cima ha fatto dimenticare la fatica.
Peccato che Ljubljana rimanga ancora una meta ancora da raggiungere: l'altra volta una macchina aziendale questa volta un diluvio ma è li a 4 orette di macchina mica scappa 'sta slovena!
La definizione di "Toscana del futuro" per la Slovenia è azzeccatissima e te ne puoi convincere e rendere conto attraversandola: i nostri erano sguardi grandangolari perché non c'era alcun tipo di ostacolo alla nostra vista, il paesaggio è verde e non ha subito variazioni che lo hanno limitato anzi, caso mai migliorato.
Dopo i saluti la strada del mio ritorno verso casa è passata in mezzo a due cieli: da una parte un arcobaleno robusto si alzava dritto dalla pentola del leprecauno per infilarsi nel grigio di una nuvola e dall'altra il cielo dietro le montagne veniva illuminato dal fuoco del sole al tramonto. Poi all'improvviso una nuvola si staccava dal suo strato compatto per tuffarsi nel chiarore in uno stile armonioso e leggero. Una classica situazione che vorresti non finisse mai e per la quale continueresti a fare quello che stai facendo (in quel momento guidare) a tempo indefinito.
L'effetto sul lunedì però è stato inversamente proporzionale nel senso che tornare al lavoro è stato più difficile del solito, diciamo che è stato un lunedì più lunedì degli altri.
Vabbhè, oltre a non sapere cosa scrivere devo anche pensare al titolo di questo post. Prendo ispirazione dal week end, l'immagine qui sotto è d'aiuto.
Buona settimana a tutti!

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