Liste pulite... un par di palle!


Belle parole Gramellini nel "Buongiorno" di oggi. Così come quelle di tutti i politi che invocano liste pulite per le prossime elezioni e fanno le primarie per scegliere i propri candidati (salvo poi fottersene alla grande del risultato del voto mettendo in ordine di lista chi vogliono loro com'è successo con Renzo Ulivieri - sì, proprio lui, l'ex allenatore di Vicenza e Bologna e presidente dell'associazione allenatori calcio).
Questo è populismo. (Anche) Questo è prendere in giro la gente che pensa di andare a votare gente nuova salvo poi trovare la stessa di prima. Se mai ci farà caso, perché, quasi a ragione, i nostri politici pensano che siamo fessacchiotti.
Vogliono persone della società civile. 
Ma la società civile siamo noi. Siamo quelli che vanno a votare, a pagare le bollette alle poste e imprecano davanti al tg delle 20.
Non i presidenti di associazioni già ammanicati per bene.
Nuove liste significa, almeno per me, creare una nuova politica.
Col cazzo che i Casini, Berlusconi e Bersani vogliono persone nuove (vallo a chiedere a Renzi!). 
Se DAVVERO avessero avuto voglia di creare nuove liste, avrebbero dovuto invitare la gente del popolo, anche in quanto sovrano, a presentare la propria candidatura, la propria volontà di mettere la propria faccia in politica per dire la sua, per portare la propria esperienza di vita, di lavoro, di società e cambiarla, la politica! Non per interesse personale come ha detto Veltroni in un fuori onda a DJ Chiama Italia (testuale: "Chi entra in politica lo fa solo per interesse personale"), perché altrimenti sono colpevoli anche loro.
Persone completamente slegate dal mondo mafioso della politica dell'economia dell'industria e dell'associativismo. E per mafia non intendo quella che c'è in Italia (e non solo al sud!) ma intendo quella ancora più diffusa che è quel modo di comportarsi facendo favori per avere qualcosa in cambio di avvantaggiare qualcuno rispetto ad un altro a discapito di altri che potrebbero essere più adatti e qualificati.
Invece no, scelgono loro chi e ce lo diranno solo pochi giorni prima del voto.
Non è rappresentanza. La sovranità va a farsi fottere. Ma tanto ormai... il "quarto popolo" è su Twitter, su Facebook. Protesta e s'indigna così. Nel frattempo i giovani si ramenano dietro stupidaggini come (falsi, per fortuna, ma intanto hanno seguito la mandria) tagli sulle braccia per convincere un menestrello di smettere di fumare.
Abbiamo quello che ci meritiamo e come sosteneva Darwin, c'è una selezione naturale. E noi siamo animali. Solo che talvolta non sopravvive il più forte... anzi, a vivere davvero è il più furbo e meglio posizionato di tutti gli altri. Sono gli altri che, se va bene, sopravvivono.
Quindi è inutile che giornalisti e Anonymous del cazzo (che al massimo si trastullano anche loro sopra una tastiera e non fanno una cippa!) ci dicano di metterci in gioco. Perché tanto la palla ce l'hanno sempre gli altri.
E non ce la passano mai!

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