Questione di abitudine

Per lavoro, sarei dovuto andare alla presentazione di un nuovo modello di auto a Lisbona. Ci sarei andato anche di corsa, solo per il posto (meno per il modello). Ma ho declinato perché coincide con il mio compleanno e mi spiaceva passarlo con gente che non conosco. È vero che ho trascorso il giorno del mio 18mo compleanno in una caserma di Verona per la visita militare (l'unico che mi ha fatto gli auguri, a parte Leo e Marco ma erano due dei ragazzi che erano con me, è stato lo psichiatra) e Lisbona è anche un posto migliore, ma potendo scegliere ho preferito declinare.
A distanza di pochi giorni èarrivato un altro invito,questa volta per una moto e a Cagliari. Sarà che per me 2 è molto meglio di 4, così ho dato subito la mia conferma. Senza accorgermi che questa presentazione coincide con il giorno della festa del papà.
Non me ne ero reso subito conto com'è successo con quell'altra presentazione. Penso sia una questione di abitudine: al mio compleanno sono abituato da anni (35 tra 13 giorni), alla festa del papà non ancora!
Ho provato in tutti i modi a cercare voli per tornare a casa prima delle 23, ma sembra non ci sia la possibilità. Un volo di ritorno diretto da Cagliari per Venezia o Verona non esiste.
Non so quanto possa rendersi conto Tommaso a soli 3 mesi che il 19 è S. Giuseppe, festa del papà, e dubito riesca a preparare già uno di quei lavoretti che si fanno tra l'asilo e le elementari. Ma almeno a me avrebbe fatto piacere passare questa miaprima festa del papà con lui.
Spero solo di tornare a casa in tempo per vedere un suo sorriso.

Read Users' Comments (0)

0 Response to "Questione di abitudine"