Simone Padoin

Sto seguendo la selezione del Real Vicenza, un gruppo di giovanissimi (età media di 20 anni) calciatori per lo più stranieri che stanno cercando un ingaggio con qualche squadra italiana.
Ieri siamo andati a Pejo per la prima amichevole, contro il Cagliari. Era la prima volta che la selezione affrontava una squadra di Serie A e nonostante il risultato non è andata così male, considerando i due livelli opposti di età, esperienza e preparazione fisica.

Ero curioso di vedere questa partita, nonostante non ci giochi ormai più e lo segua molto poco, il calcio mi scorre sempre nelle vene. 
Sapevo anche che avrei potuto incontrare un giocatore in particolare che è quello nella foto qui sotto. 
Non nascondo una certa emozione quando l'ho visto seduto sulla panchina fuori dallo spogliatoio. Se ne stava li a parlare con un giornalista sardo quasi non fosse chi sappiamo, quasi come uno dei tanti giocatori dilettanti che ho incontrato.
Se non avessi fatto la foto in quel momento non avrei più avuto altre occasioni. Lui è stato gentilissimo e abbiamo fatto una chiacchierata ricordando i tempi del Vicenza.
Nella facile ironia nata nel post su Facebook, non ho chiarito una cosa per me molto importante: sono conteto di aver fatto questa foto, di avere il suo autografo e di aver scambiato quattro chiacchiere in tranquillità (mi manca la maglia, chissà se riesco a trovarne una di qualche tempo fa...).
Non per l'immagine che qualcuno gli ha ricamato, ma per il giocatore e per la persona che è.
Ho conosciuto Simone Padoin quando è arrivato giovanissimo a Vicenza nel 2003, in quella che veniva chiamata "banda Iachini" perché c'erano diversi ragazzi giovani (lui, Biondini - che spero di vedere sabato - De Martin - chissà dove è finito?! - Bonanni, Tamburini, Vitiello, Luca Rigoni, Lodi - che talento! - Rantier) e nonostante la loro poca esperienza quell'anno il Lane ha finito il campionato a metà classifica.
Ovunque Iachini metteva Padoin, lui giocava con sicurezza e spirito di sacrificio per il bene della squadra, non per se stesso. Esterno in difesa o a centrocampo, a volte anche al centro del campo. Iachini ne provava diverse e lui rispondeva sempre alla grande, giovane ma con una grande personalità.
Un giocatore che molti allenatori vorrebbero, mica per niente Conte dall'Atalanta se lo è portato alla Juventus e sono felice per la sua meritata carriera.

Non è Roberto Baggio, non è uno di quelli che viene definito top player. Ma lo è per me. Per quello che ha saputo dimostrare nella sua carriera. Per questo sono contento di essere con lui qui sotto.
Ai ragazzi che iniziano a giocare a calcio si dovrebbe parlare e far vedere qualcosa di più di calciatori come Simone Padoin, se si vuole insegnare loro qualcosa sul pallone.

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