Politicando #3

PREMESSA: con questo post non voglio dare alcun segno di arroganza ne' alcuna lezione di politica economica.
Questo post è solo una semplice opinione un misero punto di vista sulla attuale realtà socio economica.
Giuro che non sono iscritto ad alcun partito tanto meno a quelli che si riconoscono sotto il brand con falce&martello o con la sigla della provincia di Brindisi.
In
fondo in Italia ci sono più di 60 milioni di commissari tecnici e di presidenti del consiglio e di ministri vari.
A.
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Abolire l'IRAP
(un mio ex compagno di classe figlio di un imprenditore l'aveva battezzata a denti stretti e con amara rabbia Imposta RAPina!) per aiutare le azienda ad uscire dalla crisi.
Taaaang! E uno.
Rigarantire il posto fisso ai lavoratori per evitare squilibri sociali gravi al nostro Paese.
Taaaang! E due.
Si sono risposti più o meno così i due (ex?) compari, il primo Presidente del Consiglio e il secondo Ministro dell'Economia.
Così sono felici tutti quanti da destra a sinistra dagli imprenditori ai loro lavoratori e non si fa torto a nessuno.
Solo che non si può mica. Dai diciamoci la verità: sono state due boutade per par preparare servizi e scrivere articoli ai giornalisti e far passare un po' di tempo ai reciproci telespettatori e lettori. Perché altrimenti vivremo nel villaggio perfetto del film Pleasentville. O forse ci vivono quei due personaggi?!
L'IRAP finanzia la spesa pubblica destinata alla sanità nazionale. Se si va progressivamente ad eliminare l'imposta come verrà finanziata questa voce di spesa in futuro? Ha già abbastanza problemi ora ed è arcinoto che genera buchi neri enormi nei conti pubblici nonostante qualche buon dirigente sanitario che riesce a fare i salti mortali per garantire dei buoni servizi.
Il posto fisso una volta era in banca alle poste o in qualche ufficio pubblico dove era (è?) praticamente impossibile farsi staccare il culo dalla sedia e faceva la felicità di mamma papà e nonni e assicurava un futuro sereno tranquillo e dignitoso al/la fortunato/a che così poteva sposarsi e mettere su famiglia.
Adesso è diventato una chimera. Nemmeno in banca ti assumono direttamente ma passano per agenzie di lavoro interinale. Lo afferma la stessa donna Emma (che ha invece naturalmente sollecitato l'operazione IRAP da gennaio 2010) dandomi un certo brivido lungo la schiena che non so descrivere.
La chiamano flessibilità ma riguarda solo la possibilità delle aziende di assumere e cacciare dipendenti mentre per i lavoratori è solo precarietà e insicurezza e di fisso nel lavoro non rimane che la determinazione. Del tempo, della durata. Di questo siamo sicuri. Di tutto il resto che il lavoro serve a garantirci basta se non fino a un certo punto limitatissimo della nostra vita.
Quello che ha detto Tremonti è una banalità colossale: un lavoro sicuro serve per dare al cittadino i soldi necessari per vivere come citato dall'art.36 della nostra Costituzione dando stabilità e serenità ad un'intera collettività. Non è una teoria di una scuola economica fisiocratica o classica di Smith o keynesiana tanto meno socialista di Marx.
Ed incredibilmente non è stato un esponente della sinistra a sostenerlo ma un uomo di destra perché ormai la vera gente di sinistra è spersa in pochi e piccoli circoli mentre i grandi capi che si profetizzano di sinistra si sono camufatti con quella ex DC che non ha accetta questa destra e sono troppo distratti da altre cose personali più redditizie per interessarsi della vita dei loro elettori che gli hanno preferito la Lega, fino alle Marche.
Penso che Tremonti abbia capito o abbia avuto il coraggio di riconoscere qualcosa che è lampante quasi ridicolo tanto è ovvio: infatti non sono le imprese che hanno bisogno di ossigeno per uscire da questa crisi ma la gente che è costretta a spendere per vivere!
Al lavoratore non frega niente se al suo datore di lavoro riducono o cancellano un'imposta da pagare perché se cala il lavoro o non gli viene rinnovato il contratto o sarà lasciato a casa in CIG e la mobilità.
Gli faranno credere che sarà utile
gli si può dire di tutto perché non ne capisce una fava o non ha voglia di informarsi.
Piuttosto che aumentare i salari ai dipendenti facendo aumentare le spese per l'azienda in stipendi e imposte (IRPEF etc.) la politica bada di più a agevolare le aziende con altri tagli mentre noi poveri illusi pensiamo che così la nostra cara benefattrice per cui ci smazziamo tanto avrà maggiori disponibilità per noi mentre osserviamo il figlio dell'imprenditore arrivare in ufficio con l'ultimo suv tedesco.
Nemmeno l'aumento della spesa pubblica servirebbe visto che è stato dimostrato come gli appalti e i relativi sub appalti se li aggiudicano le solite società riunite in cartelli.
Berlusconi ha ragione quando dice che dobbiamo spendere ma rinchiuso nella sua Pleasentville probabilmente non sa che la maggior parte della Nazione non ha un reddito annuo di €500 mila/anno e che le richieste di aiuto alle varie organizzazioni crescono mese dopo mese.
Per porre rimedio a questa situazione non è ancora stata presa una strada che finalmente anche i sindacati invocano (grazie al cazzo, e poi sono loro che dovrebbero tutelare i lavoratori!!!!) e mi chiedo il perché non si sia ancora fatto qualcosa. Per mancanza di coraggio per negligenza ignoranza indolenza cupidigia per semplice stupidità per accordi segreti tra gli amministratori che ci dovremmo essere scelti e mondo imprenditoriale e sociale che si spartiscono la ricchezza anziché distribuirla?
Si deve aumentare la capacità di spesa degli italiani e la richiesta di beni sul mercato. Per permettere questo la gente ha necessità di avere maggiori risorse perché quelle che ha a disposizione deve ridarle allo Stato e alle banche per far fronte alle scadenze di bollette di rate dei muti etc. e non per preoccuparsi di spendere per se stessi.
Bisogna dare la possibilità alla gente di poter spendere altrimenti se le indagini di mercato riguardano ancora quelle famiglie con un reddito di almeno €500 mila/anno il Paese rimane inchiodato!!!
Come fare? Intanto togliere qualche tassa sui carburanti che paghiamo dal secolo scorso per guerre (tra)passate e terremotati mai aiutati e profughi slavi. Lo hanno chiesto anche i mafiosi che non hanno problemi economici ma evidentemente a petrolieri e politici sta bene ancora così!
Il costo del petrolio al barile può anche aumentare del 10% ma non è possibile che l'aumento del carburante al litro aumenti nella stessa maniera perché quell'aumento verrà assorbito da una produzione smisurata!!!
Dovrebbero rendere detraibile la spesa per l'iscrizione alle società sportive per incentivare l'attività fisica delle generazioni più giovani (ma non solo). Alcune società chiedono anche qualche centinaio di euro/mese e mi sembra una cifrona. Altrimenti non lamentiamoci se i nostri figli avranno le mani a forma di joypad (e aumenterà il nr dei cardiopatici ciccioni)!
Un'altra bella mossa sarebbe quella di portare al livello europeo i costi delle telecomicazioni: siamo la nazione europea che ha il numero di connessioni più basso di connessioni a internet ma in compenso il prezzo è tra i più alti così come per messaggi e le telefonate coi telefoni cellulari.
Dove trovare i soldi? Cominciassero a ridursi gli stipendi non sarebbe male invece di alzarseli ogni legislazione (capisco perché ci sono stati 59 governi in 16 legislature...)!!!!
Che amarezza.
Politici e imprenditori lavorano insieme vanno in vacanza e allo stadio insieme talvolta sono la stessa persona.
Ho sempre più l'impressione che la politica venga studiata dalle (o per le) imprese mentre il popolo è sempre meno sovrano perché la realtà è tutt'altra e si deve fare qualcosa ma non per le aziende o per chi ha infilato i soldi in paradisi fiscali!!
Ma per chi fa davvero andare avanti 'sto vecchio Stivale bucato.

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