Spirito del...

Ormai da mesi alla radio impazzano le tradizionali canzoncine melense e mielose, i tg di tutte le parti (vabbhè...) riesumando servizi dalle edizioni passate (è pur sempre un risparmio di tempo e fatica ma anche una truffa) ci vogliono far credere che ci sono un mucchio di persone, in giro per le vie commerciali più prestigiose d'Italia, che corrono come neuroni impazziti ricoperti dagli acquisti di Natale. Tra pranzi cene e doni a figli nipoti morose/i mogli mariti e amanti ce ne sarebbe anche, ma in mano hanno solo una busta di plastica con il pane e il latte e una faccia piuttosto incazzata.
Ho già detto come mi sento per questo prossimo Natale ma sono stato nuovamente ispirato sul tema da un blog amico.
Leggendo di come si è sorpreso rilassato camminando per le vie del centro illuminato ed addobbato popolato da gente alle prese con gli acquisti natalizi, l
a mia attenzione è stata rapita dalle parole "festoni" e "luci". Come fossero questi la veicolazione dello spirito del Natale! Forse dello spirito commerciale punto e basta!
Lo so che un
miscredente come me non ha tantissima voce in capitolo ma che cazzo, o io sono di marmo o ci pigliano per babbei! Perché se neanche una rondine, nemmeno i festoni e le luci!
Non credo che
il corso e i suoi negozi addobbati a dovere dal 3 al 24 dicembre influenzino le persone, accecate da un irrefrenabile impulso alle spese natalizie.
Personalmente, i regali li faccio lo stesso perché si deve per ricambiare quelli che me li faranno (qualsiasi cosa di negativo stiate pensando su di me, vi do ragione!) e soprattutto per osservare le loro facce quando li ricevono e quando scoprono cosa hanno ricevuto dopo averli scartati (mi piace vedere come muta l'espressione delle loro facce e ammetto che mi chiedo se sono sinceri o sono bravi a farmi credere quello che sto vedendo).
La mia città ha passato un Natale al buio causa ristrettezza delle scarsele comunali e i gli acquisti non sono mancati!
Mi ricordo una volta, mi sembra 9 anni fa, il corso era stato trasformato in uno dei peggiori centri commerciali di provincia dove, insieme alle lucette e ai festoni, c'erano anche dei megafoni per trasmettere in modo consono lo spirito del Natale sotto forma di carole!
Sarà che abbino questa canzone a un'immagine consumistica alla velocità compulsiva e impulsiva di chi va al centro commerciale (li detesto e sotto Natale mi sembrano ancora più tristi, va bene?).
Preferisco i piccoli negozi anche se spendo qualche franco in più: l'atmosfera anche l'odore sono migliori!
E' sufficiente sentire l'intro di una di queste con le sue campanelle per aver voglia di estate, bermuda e pelle al vento!
Non penso nemmeno che durante le feste di Natale si sono più occasioni per stare coi propri parenti rispetto al resto dell'anno. Ho contato tutte le volte che ho detto no ai pranzi di mia zia per scoprire che è falso!
E' che sono giorni festivi e si sta a casa da lavoro, ecco svelato l'arcano.
E visto che dalla Vigilia all'Epifania non tutti stanno a casa da lavoro (sennò fa troppo male?) i giorni a disposizione sono tutti concentrati all'inizio. Poi durante l'anno le occasioni se non sono costrette come queste si possono andare a cercare senza problemi! Basterebbe dare la precedenza natalizia alla famiglia anche negli altri 360 giorni.
Allora sarebbe sempre Natale, anche senza addobbi e lucette e carole del cazzo!
Buon Santo Natale!

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5 Response to "Spirito del..."

  1. witchblue, on dicembre 16, 2009 1:28 PM said:

    Non lo so. Anch'io reputo moooolto ipocrita le lucette, gli addobbi e le stronze immagini di repertorio (1998? 2004?) dei telegiornali in cui la gente è presa dalle spese... coi risparmi di allora, però. Ma l'atmosfera di questo periodo è qualcosa che mi riempie il cuore. Non m'interessa un cazzo dei regali, non scambio regali per dovere (in più di un'occasione mi hanno fatto doni che non ho ricambiato per tanti motivi: pochi soldi, poca stima, etc.), non mi vergogno di dire che la mia casa sembra il set di Elf con luci e pallette ovunque, compreso fiocco rosso al collo del cane la sera della vigilia; sì, mi piacerebbe che in giro per le nostre città ci fossero i gruppi di bimbi che intonano le carole, magari per raccimolare qualche soldino per i LORO regali. Sinceramente, sono anni che vorrei andare a godermi il concerto di Natale in chiesa ma poi sarei circondata da suore e preti: gli stessi preti che al corso pre-matrimoniale non volevano che sul serio qualcuno rispondesse alle domande sull'aborto (ho alzato la mano ma il mio quasi marito me l'ha fatta abbassare) o sul prete che mi viene a benedire la casa con il gregario e che prima di andar via allunga la mano tipo portiere di New York (non viene più e la cosa non mi turba); le stesse suore che alla domanda "mi date l'indirizzo dei bambini che i miei suoceri hanno adottato in India che gli vogliamo mandare vestiti e pennarelli?" e quelle si fanno negare. Parliamo dell'ipocrisia dello stare coi parenti? Io lavoro a casa dei miei genitori, avendo allestito li più di dieci anni fa l'ufficio. Ebbene, li vedo e ci litigo tutti i giorni. Mio padre è un omone di di più di cento chili che ha tutti i suoi problemi di salute; mia madre è uno scricciolo con le palle di un toro sopravvissuta a un infarto: entrambi di meridionali; il mio fratellastro ha quasi cinquant'anni ed è la persona più frustrata che conosco, dato che vorrebbe resettare la sua vita e ricominciare tutto da capo (moglie, figlia in analisi compresa); mia sorella ha affrontato un trasloco, un mutuo, un divorzio ed è sopravvissuta ad un tumore al seno in SOLI due anni, dimostrando alle sue bellissimie bimbe di 18 e 10 anni di essere una grande donna; mio marito è l'uomo più dolce del mondo, non mi fa mancare niente ed è sempre di buon umore... Sinceramente, dato che per la maggior parte dei giorni dell'anno queste persone hanno le pive sotto il mento, no, non mi dispiace affatto trovarmi con loro attorno ad un enorme tavolo addobbato, con le meravigliose pietanze che mia madre, ex cuoca, ha fatto per noi in tre giorni, con il camino acceso, con mio fratello che scherza con mio marito, che ridono delle loro disgrazie e ridono di gusto, con le mie nipotine che giocano con qualunque cosa trovino in giro, con il mio cane che sta sempre col muso in su sperando che cada a terra qualche prelibatezza, con mia sorella che quest'anno sfoggia dei bellissimi capelli corti, con mio padre che dirige chi si siede, chi si alza, chi deve prendere il vino e ride a suo modo alle battute mettendoci il suo incredibile sarcasmo. Io non vedo l'ora di mettermi il cappottino bello e raggiungerli, il 24 sera. Sinceramente, che il mio paesello sia attraversato da luci e lucette mi fa sentire parte di questa famiglia così in gamba, così meravigliosamente unita solo ed esclusivamente quella sera, perchè è quella sera che si lasciano a casa tutte le cazzate ed è quella sera che io li guardo in faccia e sono orgogliosa di farne parte. La vita è breve. La vita ti riserva poche e centellinate giornate in cui essere felici. Ho imparato a guardare dentro la finestra di casa mia e non in quella degli altri. Perdona lo sfogo ma ero qui e ho scritto di getto. E te lo auguro di cuore un buon Natale e un anno privo di debiti, malattie e pianti sommessi. Se tutto va bene sorrideremo un po' di più.

  2. Pythia, on dicembre 17, 2009 12:26 PM said:

    "Personalmente, i regali li faccio lo stesso perché si deve per ricambiare quelli che me li faranno (qualsiasi cosa di negativo stiate pensando su di me, vi do ragione!) e soprattutto per osservare le loro facce quando li ricevono e quando scoprono cosa hanno ricevuto dopo averli scartati (mi piace vedere come muta l'espressione delle loro facce e ammetto che mi chiedo se sono sinceri o sono bravi a farmi credere quello che sto vedendo)."
    Ecco, allora per favore non farmi regali se è solo per questo: per ricambiare o per vedere le altrui facce non è un buon motivo per fare un regalo.
    Son d'accordo che Natale pare un obbligo dei regali, che se non ne fai o non ne ricevi è triste, perché "tutti gli altri sì". E non dire che non sei conformista, perché altrimenti non faresti regali a Natale, o non ti preoccuperesti di cosa fare l'Ultimo.
    Natale è un'occasione per vedere parenti e affini: una scusa, un motivo. Sarebbe bello potersi vedere durante l'anno, ma ci sono mille motivi che lo fanno rimandare. Magari oggi non c'è più la fede sincera che animava questo periodo, però resta la voglia di stare insieme e di condividere: resta anche se ci sono le lucine e le musichette sceme e le pubblicità. Dare precedenza alla famiglia non è sempre possibile, come vorresti tu: è facile per il nucleo, ma quando tuo papà ha sei fratelli, con una media di 4 figli ciascuno, con coniugi e prole, allora le cose si fanno un tantino più complicate. Non impossibili, ma difficili. Perché c'è la scuola, il lavoro, le attività sportive: e tutto questo sotto Natale è più rarefatto, quindi è più facile trovare del tempo da dedicare agli altri.

  3. Ale, on dicembre 17, 2009 6:35 PM said:

    Grazie Witchblue per il tuo sfogo! Perché dovrei perdonarti? Rimango sempre colpito quando qualcuno che non conosco si apre così tanto, non so come reagire.
    La tua è una famiglia con una fora eccezionale!
    Non so se vi troviate così solo a Natale, ma meritereste di avere più Natali all'anno se è così che ti fa sentire!
    Buona Natale anche a te e a tutti i tuoi famigliari (e anche al povero cane col fiocco al collo! ;) )

  4. Ale, on dicembre 17, 2009 7:09 PM said:

    I regali li faccio perché mi piace farli perché mi piace vedere la faccia delle gente che li riceve perché mi piace scrivere anche in grande anticipo sul mio blocchetto quello che posso regalare perché mi piace comprare le cose anche con mesi di anticipo. Mi piace farli anche fuori stagione senza una ricorrenza particolare e sono i migliori perché sono inaspettati!
    C'è un sentimento dietro ai regali, anche ai miei!
    Non venitemi a dire che non ci sentiamo costretti (ci sono due sentimenti, uno da esprimere e l'altro da reprimere. Sapete quali sono?).
    A Natale più o meno tutte le famiglie si riunisco a tavola più o meno allegramente (conosco qualcuno che sbuffa vergognosamente e ha già i coglioni pieni più della pancia dopo cappone lenticchie e cotechino prima ancora di mettersi a tavola!) dopo circa un anno dall'ultima volta.
    Però è un peccato avere solo il Natale e qualche altra ricorrenze per ritrovarsi.
    Avremmo bisogno di più Natali durante l'anno. Anche 'solo' dei pomeriggi da passare con i parenti bevendo the giocando a carte discutere e ridere insieme.

  5. witchblue, on dicembre 17, 2009 8:40 PM said:

    La mia famiglia è un miscuglio di Natale in casa Cupiello, Filumena Marturano, Big Fish, Nightmare Before Christmas e The Rocky Horror Picture Show. Dio, come amo essere parte del cast!