Mattone su mattone

Ogni tanto fa bene mollare tutto quello che c'è fuori. Ignorare completamente quello che devi vuoi fare che ti sei messo in testa di. Perché è superfluo. Come il giro in centro a farsi venir voglia di sparare cannonate al plasma ai giovanid'oggi dopo aver bestemmiato per trovare parcheggio. Anche se è una bella giornata, la prima bella giornata che si sta bene dopo un bel po' di pioggia neve e nebbia.
Non è stata nemmeno una decisione presa come alternativa ma solo lo sfilare automatico e usuale del tempo. E il divertimento che ci ha colti improvviso a nostra insaputa.
Sabato pomeriggio a casa mia c'era mio nipote Edoardo, il più piccolo (compie 8 anni il 22 febbraio). Lui si rompe l'anima a vedere le partite di calcio di suo fratello maggiore (Filippo, ne deve fare 13 a giugno) così mia sorella ha pensato di lasciarlo in custodia ai nonni e allo zio.
Purtroppo a parte qualche scherzo e battuta con Edoardo non ho lo stesso legame che ho con Filippo. Se avessi tenuto tutte le mie macchinine (ne avevo tantissime! quelle in scala 1:24 erano la mia mania infantile!) saprei come passare il tempo con lui. E i bambinid'oggi si divertono in modo del tutto diverso di quando ero bambino io. A me serviva una coperta delle sedie e la fantasia!
Ma ho tenuto i miei Lego! Quella bellissima invenzione danese mi ha accompagnato per tutta la mia infanzia talvolta isolandomi dal mondo esterno preso com'ero dalla costruzione di case basi spaziali navicelle multipiano e macchine ricche di lucette. Avevo una cura maniacale nella concezione e nella costruzione delle mie idee. Anche da qui forse si è sviluppata la mia testardaggine.
Così ho trovato Edo indaffarato a modificare una sua navicella mostrandomi anche quello che doveva essere un bagagliaio se non fosse che per aprirlo doveva smontare la parte posteriore.
L'avesse mai fatto! Io alla sua età avevo un ingegno molto migliore sapevo che pezzi usare e come usarli, sapevo cosa fare! Così visto che giocare coi mattoncini è come andare in bici e che la sua costruzione mi ha lasciato esterrefatto mi sono steso per terra con lui (ho sempre giocato coi Lego per terra! Conficcandomi quei pezzetti sulle ginocchia e sui gomiti!) e gliela ho smontata tutta per apportare alcune modifiche.
Nel frattempo ci ha raggiunto anche Anna che voleva fare le frittelle con mia mamma se non fosse stata per la presenza scomoda di mio papà (provate a lavorare con uno di fianco che non sapendo cosa fare vi dice come dovete fare....) e si è messa a rovistare nella scatolona piena di mattoncini e lucine e sparanti e quant'altro distesa sul saccone di polistirolo. 
Se non sembravamo all'asilo eravamo al play park dei centri commerciali dove i genitori parcheggiano i propri figli!
Edo intanto si era messo a montare la sua nuova navicella-due pezzi mentre il sottoscritto zio si era ormai perduto in mezzo la scatolona ed il suo contenuto alla ricerca dei pezzi necessari per quelle modifiche. A malincuore ho dovuto anche smontare i resti di una fantastica auto a ruote alte (un antesignano dell'attuale suv ma con un'estetica spiccatamente sportiva che le varie case si sognano!) che resisteva da almeno 18 anni!!!
Il nipote reclamava la sua prima costruzione chiedendo svariate volte cosa ne stessi mai facendo. "Calma Edo! Ci vuole calma attenzione e consapevolezza!" e nel frattempo imparava da Anna alcune parole nuove come corruzione, meticoloso, minimalista, barocco per poi iniziare una lotta all'ultimo sparante contro i marziani della quasi zia acquisita che era riuscita a montare una astronavicella con tanto di bagno!
A un certo punto è salita mia mamma a portarci le frittelle appena sfornate. La merenda! Proprio come quando eravamo bambini!
Cambia un pezzo, smontane uno, barattene un altro e cerca quell'altro, alla fine Edo ha avuto la sua nuova navicella con tanto di vano portabagagli posteriore con apposita apertura ed era entusiasta dell'opera del suo zio marchingegnere Legolandese!
E Anna e io non ci siamo nemmeno accorti che erano arrivate le 18, presi dal flusso dei mattoncini.
Del resto, non ci è importato nulla! Ci siamo divertiti proprio come quando eravamo bambini! Merenda inclusa!

PS: Se Edoardo non l'ha ancora fatta a pezzi, vedo se riesco a postare la foto della mia ultima creatura di mattoncini.

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3 Response to "Mattone su mattone"

  1. Unknown, on febbraio 15, 2010 12:09 PM said:

    Che voglia che mi hai fatto tornare..

    Non mi ricordo quanto fossi bravo, ma quanto ci ho giocato! Chissà che fine hanno fatto, mi piacerebbe ricimentarmici :P

  2. witchblue, on febbraio 16, 2010 11:53 PM said:

    NOOOOOO! Non si smontano MAI le costruzioni ben riuscite! Si comprano altri mattoncini!!! Io, non ho mai avuto i Lego... ma piiiii!!! Ci giocavo a casa di Cristina (amica delle elementari con i genitori "ricchi"). Non mancavano mai i giochi a casa sua. Se si potesse trasportarla all'oggi, lei avrebbe la PS3 da tre anni, più la Wii con tutti gli accessori e I GIOCHI ORIGINALI di ogni consolle esistente sulla faccia della terra. In compenso, con le Barbie ci giocavo a casa di Tiziana (la cugina di Cristina). Non ho mai avuto nemmeno quella. Questo Natale, la mia splendida mamma, mi ha regalato "Barbie Magia di Natale" con un vestito di velluto rosso splendido con il bigliettino "così non ci scassi più con il fatto che da piccola non hai mai avuto una Barbie..."
    Ho 36 anni. Che meraviglia!

  3. Ale, on febbraio 18, 2010 12:16 PM said:

    lo dico sempre. siamo quello che eravamo da bambini! è splendido!