Brasile 2014: una palla di mondiale

Visto che (più di) qualcuno me lo ha chiesto, vi beccate - se volete - anche il commento generale sul campionato del mondo di calcio.
Brasile 2014 è finito, ha vinto la Germania in finale contro l'Argentina. Il Brasile ha fatto una figura di merda enorme. L'Italia pure ma in confronto coi padroni di casa è andata meglio così. E' finito una palla di mondiale
Io di pallone non ci capirò una emerita sega ma al contrario di molti commenti entusiastici a me questa coppa del mondo non è piaciuta, è stata noiosa e lunga. In poche parole mi ha rotto i coglioni

Posso capire il fuso orario e mi adatto. Forse è l'età: a USA '94 mi guardavo anche Bulgaria - Cile delle 3 am nel piccolo schermo in bianco e nero che avevo in camera al tempo, che tanto poi a scuola non si andava più e avevo tutto il giorno per recuperare. 20 anni fa... mica l'altro ieri anche se sembra. Però almeno le partite allora finivano al 90°. In Brasile invece, con condizioni climatiche simili a quelle del mondiale USA, molte partite sono finite dopo 120' e altre sono andate anche ai rigori (meno male nessuna ad oltranza). Nonostante mi attardi spesso la notte a guardare film di dubbia qualità (sono campione del mondo in visione di film pessimi in terza serata) ammetto di essermi perso diversi scampoli di partita: per esempio, ho scoperto due giorni dopo che Pirlo aveva preso una clamorosatraversa (tuttoattaccato) su punizione contro l'Inghilterra. Mancavano pochi minuti alle 2 am visto che la partita è iniziata a mezzanotte (meno male, altrimenti erano le 3 am!). Ho perso tutti i supplementari ed i rigori della semifinale Olanda - Argentina, la peggiore e più inutile semifinale di un torneo sportivo internazionale finora giocata. Sono arci sicuro che la semifinale di un qualsiasi torneo notturno del basso umido vicentino infestato da zanzare è mille volte più emozionante, con la facile possibilità di veder volare denti e schizzare sangue.
Ho visto molte partite con le squadre in atteggiamento d'attesa fino a pochi minuti dal termine del 1° tempo e della partita, salvo poi aumentare i ritmi negli ultimi minuti in cerca di qualcosa che non è arrivato in quelli precedenti. Strana strategia non fare una madosca per la maggior parte del tempo per poi sbattersi come un dannato alla fine.
Non ho visto partite belle emozionanti coinvolgenti trascinanti. Ho visto spesso 90° (quando andava bene) noiosi durante i quali i 22 in campo non facevano il loro dovere per il quale sono pagati piuttosto bene. 
Ho provato a trovare una spiegazione in un mazzo di opzioni che comprendeva una forma psico-fisica precaria di molti giocatori arrivati stracotti o sovra utilizzati durante la stagione, le condizioni climatiche poco adatte ad una partita di calcio, la paura di perdere (soprattutto nella fase ad eliminazione diretta), il mancato accordo con la propria federazione sul premio finale, disaccordi tra giocatori e con il proprio CT, attacchi di diarrea nei giorni precedenti la partita a causa del massiccio uso di aria condizionata o di sostanza dopanti e, ultimo ma non ultimo, una qualità di gioco che sta via via degradando. 
Ma nessuna di queste mi è parsa convincete per cui rimango col dubbio e con tante ore di sonno arretrato o ben che sia andata un po' scomodo.
Se sommiamo tutti i minuti giocati credo che Brasile 2014 sia di certo stato il mondiale più lungo della storia!

L'Italia ha fatto una figura davvero misera e la Germania invece una da panzer. 
Eppure noi sembravamo fortissimi, ben consci che i tedeschi lo fossero ben di più.
Però siamo tornati a casa dopo tre partite e loro con la Coppa in valigia. 
Se quando vinciamo un mondiale di qualsiasi cosa vince l'Italia intera, se perdiamo un mondiale di calcio è il sistema calcio italiano che fa venire il mal di stomaco. La soluzione? Per ora, pare sia quella di trovare un nuovo presidente federale ed un nuovo CT (sarà difficilissimo scegliere tra i circa 60 milioni di cittìdellanazionale che ci sono in Italia). Per il futuro non si sa visto che, in generale, all'Italia manca una vision (come direbbero i guru milanesi del marketing), una strategia a medio lungo termine. Così le grandi (una volta...) squadre italiane di rafforzano prendendo quei giocatori che indeboliva (leggi scarti) le altre fortissime squadre europee. Si parla tanto di ringiovanire le rose e gli unici giovani in rosa hanno cognomi stranieri e/o pelli tanto scure (eh, non vi azzardate!) mentre quelli coi cognomi italiani vanno all'estero oppure vengono lasciati a fare esperienza in piccoli club di Seria A oppure pseudo grandi club di B. Intanto ricordo che Wayne Rooney venne soprannominato Wonder Boy mica per il cazzo (leggete qui e capirete). Non ce ne saranno tanti come lui ma se non gli si da una possibilità non si potrà sapere. Intanto Berardi accresce la sua esperienza nel Sassuolo. Sai che culo!
Così noi ci perdiamo in chiacchiere da bar (prendete il vice pres. del Milan, Barbara Berlusconi, che di calcio capirà fino a un certo punto ma di management ne sa a pacchi di quelli a tariffa postale superiore, sostenitrice del nuovo e giovane da una parte ma dall'altra porta al Milan rinforzi del calibro di Menez e addirittura Alex) con l'ennesima ombra davanti che ci oscura il lavoro fatto in Germania. Ero già pronto a sbugiardare tutti gli entusiasti filo germanici (ma come si fa?) ed invece devo ricredermi con malcelata mestizia: vista l'età media la stessa Nazionale tedesca che ha vinto Brasile 2014 potenzialmente può vincere altri 2 mondiali.
All'inizio le è andata male: dal Mondiale 2010 e dall'Europeo 2012 sono tornati a casa con grossissime pive ma sono state delle tappe, un lungo lavoro di prospettiva (che parola sconosciuta) culminato con il successo di domenica scorsa (ancora ai supplementari comunque, tanto per non smentirsi). Mario Goetze ha 22 anni: Immobile ne ha 24 ed Insigne 23 e sono giovani da preservare (rabbrividisco), Verratti che ne ha 21 per giocare è andato a Parigi altrimenti in Italia faceva panchina (e non prendeva tutti gli e che gli da lo sceicco al PSG).
La Germania è una squadra dove non c'è un singolo che spicca e al quale si scaricano le responsabilità (non hanno un Neymar o un Messi o un Balottelli che se stecca - o se viene steccato... - perdono), non giocherà un calcio spumeggiante ma di sicuro è concreto. Mi ricorda l'Inter di Mourinho. E qualche Juve di Conte (in Italia, in Europa non direi proprio). E soprattutto si basa sullo zoccolo duro di Bayern Monaco e Borussia Dortmund. L'Italia si è basata sul blocco Juve e si è visto. Parlo sempre al contrario rispetto alla massa, ma da juventino ho sempre detto che Bonucci, Barzagli e Chiellini sono pericolosi, per non dire scarsi e che Pirlo gioca una partita bene e 3 da culo (è chiaro che l'ultima prima del mondiale deve averla giocata bene).
Anche i soldi aiutano: per esempio ogni stadio nuovo in Germani ha il suo sponsor (i c. d. 'naming rights' all'estero fruttano un sacco di  €uro mentre l'agenzia austriaca incaricata dalla Juve di trovargli l'azienda che sponsorizzasse lo stadio che adesso si chiama Juventus Stadium non è riuscita a trovarlo. Dimostrazione che il calcio italiano e l'Italia, per un motivo o per l'altro, non attirano). La Juve ha firmato un accordo con Adidas per 10 mln di euro all'anno, il Manchester United con la stessa Adidas per 94!

La seconda delusione del Mondiale dopo l'intera nazionale brasiliana è stata Leo Messi. Mi sono accorto di una cosa prima dell'inizio dei tempi regolamentari: tutti i giocatori argentini erano in cerchio ma in mezzo non c'era lui a dar forza fiducia e sostegno ai compagni ma quella roccia di Mascherano. Messi se ne stava a testa bassa di spalle ai margini del cerchio a pensare alle sue rogne col fisco catalano. C'è una bella differenza tra chi è capitano e chi fa il capitano.

Oltre alle partite da 120° mi hanno frantumato le palle i giornalisti che si aspettavano i numeri le giocate di Messi, Balotelli, Robben... come se la partita fosse loro contro altri 11. Basta dai, i Maradona ed i Roberto  Baggio non ci sono più (è una metafora!).
E' stato un mondiale vissuto male. Primo perché si sono viste metà partite a causa della pay tv. Che ti chiede altri soldi oltre a quelli che già la gente paga regolarmente. Era più bello una volta quando potevi vedere tutte le partite, senza tutta la tecnologia che c'è adesso ed erano addirittura più belle. 
Eppoi, non me ne voglia Anna, ma le prime due partite dell'Italia ero al mare e le ho viste da solo. Sono contrario a questo genere di torture, dove non c'è la possibilità di confrontarsi con altra gente e di sfogare tutta la propria frustrazione oppure anche gioia con qualcun altro.
Infine le telecronache: quelle della RAI davvero tristi e di basso livello, quella di Sky esagerate e spocchiose (Marianella a parte, non toccatelo!). Non potendo vedere tutte le partite alle tele le ascoltavo alla radio sapendo di trovare la voce di Francesco Repice, uno che sa coinvolgere senza esagerazioni ma semplicemente con lo strumento che ha a disposizione: la voce.Quella che noi invece abbiamo usato per mandare a quel paese i nostri beniamini e per trasformarli in maledetti strapagati.

Questo mondiale andato di culo spero almeno ci faccia capire davvero che dobbiamo smetterla di esaltare i giocatori per niente, per quello che effettivamente devono fare ovvero il loro mestiere. I giornalisti non appena qualcuno fa un colpo di tacco o una pseudo magia sono prontissimi a decantarne le qualità con superlativi iperbolici. Il povero Cristo di Darmian è passato da Maldini-del-futuro della prima partita a ennesimo giovane sopravvalutato. Dicessero da chi magari...

Ecco ho finito. Spazio alle contro critiche, c'è tempo fino agli Europei 2018. In Russia. Adesso non venitemi a dire che lo sport non viene manipolato politicamente, dai...

PS: ricordo a tutti i tifosi che comunque c'è sempre qualcosa di meglio del calcio. ;)

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