Euro 2016: zero aspettative

Questa sera in Francia iniziano i Campionati Europei di Calcio. AKA Euro 2016.
Ma non mi interessano granché o meglio ci trovo di meglio da fare. Non avere la televisione in casa aiuta a fottersene ma preferisco rivedere gli amici di Ospedaletto questa sera e bermi delle birre con loro.
Va bene, le partite dell'Italia non me le perderò, forse solo quella di venerdì 17. Non tanto per la data ma per l'orario (giocano alle 15, ma si può?) e perché avrò altri impegni (purtroppo non di lavoro).
Di Euro 2016 non me ne importa granché. Così come tutto il calcio. Sarà che non ci vedo più quello sport che mi prendeva da ragazzo e che io nel frattempo sono uscito da quella bolla di disincanto che mi faceva pensare che tutto quello che vedevo fosse vero e destino allo stato puro.

Ma nonostante questo non ho potuto fare a meno di fare un pensierino alla nostra Nazionale. E di finire per scrivere qui.
Leggevo alcuni commenti di veri appassionati e semplici giornalisti relativi alla mancanza di classe tra i giocatori convocati dal CT Antonio Conte. Tolti Higuain e Dybala che per ragioni di passaporto non possono giocare con la maglia azzurra, non ne vedo molta nel nostro campionato. Un giocatore di classe poteva essere Giuseppe Rossi ma temo non fosse nella condizione fisica ideale. Purtroppo perché stravedo per lui. Francesco Totti no per favore e non dico niente altro. La classe nel calcio italiano è finita quando si è ritirato Roberto Baggio. O forse poco dopo con Andrea Pirlo.
Poi mi chiedo cosa si intenda per classe: piedi buoni? Qualcuno capace di toccare la palla come si deve? Il minimo sindacale di uno stop ed un passaggio corretto che rappresentano i fondamentali di questo sport e che si intendono inclusi in tutti i calciatori professionisti? Vorrei una risposta perché non l'ho mai capita. E' richiesta la classe ad un difensore centrale? E' la caratteristica principale? Allora guardatevi Gaetano Scirea, Franco Baresi e Alessandro Nesta, gli ultimi di quella stirpe.
Perché adesso dobbiamo accontentarci di quello che le società di Serie A possono offrire.

Che poi cosa ce ne facciamo della classe, che forse c'era nelle ultime edizioni di Mondiali ed Europei ma nonostante ciò siamo tornati a casa dopo due brutte figure?
Per questo dopo una iniziale freddezza penso che in Francia potremmo rischiare di non limitarci a giocare solo tre partite.
Sia chiaro, non mi faccio travolgere da facili illusioni, proprio per niente. La teoria dell'uovo di Pasqua non sussiste! Questi saranno degli Europei da guardare in totale leggerezza, con zero aspettative.
Però, appunto, vista la lista del CT Conte, non sono proprio così sfiduciato.
Perché della classe possiamo benissimo farne a meno. Chiedetelo agli argentini che in Brasile ne avevano a bancali tra Messi, Higuain, Di Maria e altri ma sono tornati a casa con altrettanti bancali di sacchi di pive.

Intanto Conte ha convocato quello che aveva a disposizione, perché tra infortuni e giocatori stranieri ha fatto quasi il gioco dell'eliminazione.
Poi ha considerato chi gli poteva essere più utile. Chi gli serviva di più. E lui preferisce uomini di sacrificio, falegnami che facciano legna per l'inverno e portino l'acqua. Perché se tutto va bene si dovranno giocare sei partite al massimo senza la possibilità di fare calcoli (ai quali noi italiani siamo fin troppo affezionati) quasi tutte a eliminazione diretta.
Se Marco Verratti non si fosse infortunato forse un giocatore di classe in mezzo al campo potevamo avercelo. Ma come si dice, se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe un carretto. Quindi basta parlarne.
Conte ha convocato giocatori con l'esperienza internazionale che hanno, alcuni poca, altri discreta. Ma con tanta fame. Stefano Sturaro, Lorenzo Insigne (a proposito di classe... farà sempre la stessa cosa, il riflesso di Robben in pratica, ma la sa far bene proprio come lui!) e Alessandro Florenzi danno sempre tutto. El Shaaraway (se proprio vogliamo tornare a parlare di classe) ha giocato mezza stagione come abbiamo visto ed fresco. Emanuele Giaccherini è stato la salvezza del Bologna e non ha avuto le Coppe di mezzo ed in nazionale ha sempre fatto bene. Simone Zaza sia con la Juve che in azzurro ha dimostrato di giocare col coltello tra i denti, speriamo solo che quando non ce l'ha tra i denti non lo ficchi nel polpaccio degli avversari come già capitato.
Sono su una bilancia perfettamente equilibrata. Per le stesse ragioni possiamo (possono, noi ce ne stiamo comodi col culo sul divano!) far bene come fermarci alle prime tre partite.

I dubbi che ho sono tre.
Il primo riguardano la difesa: Bonucci&Chiellini non mi sono mai piaciuti. Nei momenti difficoltà sono pericolosi - più del solito.
Il secondo l'attacco: temo sia troppo portato a recuperare palla che a cercare profondità e dovremmo cercare di fare gol con i tanti esterni e mezze punte che ha portato Conte (Federico Bernardeschi e Antonio Candreva oltre a quelli già citati) o gli inserimenti dei centrali. 
Il terzo il CT stesso: sarà bravo a mantenere alta la tensione e a motivare i giocatori, ma con la Juventus si è sempre fidato della solita formazione senza dare ricambio ai più utilizzati. Qui gioca invece un torneo dove spesso si deve fare affidamento a tutti o quasi i 23 convocati. Prandelli ci ha rimesso la finale di quattro anni fa facendo giocare per riconocenza giocatori fuori condizione. Considerando l'intensità di gioco di Conte, spero che consideri tutti gli uomini a disposizione.

Per il resto, zero aspettative e tanta tranquillità. Certo se andiamo in finale si va per vincere ma non ci arriveremo.
Sarei più deluso da un eventuale brutta figura dell'Inghilterra. Quest'anno la vedo bene. Anche se ai tornei di questo tipo non ha mai avuto il successo promesso.
Vado a mettere in frigo la birra!

Foto credit: LaPresse.it

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